Che cosa intendono gli anglosassoni con questi termini in qualche modo opposti?
highbrow: interested in serious and complicated subjects, intellectual
lowbrow: not complicated or demanding much intelligence to be understood, also visceral
Miss Brow è la protagonista di queste brevissime storie dal sapore di un post.
Milano, via Napo Torriani, ore 07:30, un freddo mattino di gennaio
Miss Brow si affaccia dalla finestra del suo hotel, in cui risiede per un razionalissimo lavoro di consulenza contabile presso uffici lontani dai suoi luoghi abituali.
In fondo alla strada un uomo dal colore scuro della pelle si alza dal suo sacco a pelo improvvisato e sudicio. Evidentemente ha trascorso una notte all’addiaccio in un gelido angolo di quella parte di Milano indifferente e inospitale, ignorato dall’opulenza della città delle opportunità.
Si spoglia, praticamente nudo, e si lava sommariamente con l’acqua di qualche bottiglia di plastica presa chissà dove. Senza vergogna, senza timore, con irriverenza verso qualsiasi avventore, passante o occhio indiscreto occasionale come quello di Miss Brow da dietro i vetri.
Nessuno pare notarlo, è probabile che nessuno si lasci semplicemente essere conscio della sua esistenza, inclusi alcuni poliziotti che si trovano a poca distanza. Dovrebbe sentirsi indignata di tanto disinteresse? Sono i “vivi e lascia vivere” e “ognuno è artefice del proprio destino” i principi su cui funziona tutto quanto, si chiede Miss Brow? Davvero un pensiero più profondo e colto può fermarsi a questo?
Miss Brow non lo crede. Non è un senso vagheggiato e auto assolutorio dell’ingiustizia sociale che la attraversa. La sua parte #highbrow si sofferma invece sul pensiero che “si può cambiare qualcosa, perché tutti in questo mondo abbiamo il diritto di stare bene”.
Miss Brow lascia timidamente la sua impronta sul vetro, togliendo l’appannamento che il suo respiro aveva condensato sulla finestra. E’ freddo fuori, anche se i movimenti dell’uomo della strada, così naturali e incuranti dell’ambiente, potrebbero far pensare il contrario. Possiamo fare di più? Lei ne è convinta. Ma poi ritorna alla sua quotidianità e si prepara per uscire.
Buona giornata, Miss Brow.
#missbrow #highbrow #lestoriedimissbrow
Omaha Beach, Normandia, ore 12:00, un ventoso mezzogiorno d’estate
Miss Brow cerca di legarsi i capelli, che il vento teso e rabbioso le strapazza senza pace. Sole e nuvole giocano veloci tra loro e lei ammira il cielo.
Ma è anche lì per ricordare qualcosa di drammatico che accadde molti decenni fa: lo sbarco in Normandia delle truppe alleate, il D-Day.
Appena oltre la riva, che va e viene di centinaia di metri seguendo la marea, e adesso è bassa, si vedono ancora alcuni relitti arenati sul fondale di sabbia, testimoni di quei giorni di sangue.
Miss Brow indossa i suoi occhiali da sole (la luce è fortissima) e li osserva. “Sì, giorni in cui il mondo cambiò, ma a quale prezzo…” si dice. Basta andare ad un cimitero militare poco lontano per capirne la portata, con quelle centinaia e centinaia di croci bianche, candide e mute linee verso l’infinito.
La sua parte #lowbrow è attivata, predominante, tutto le arriva alla pancia. Emozioni, orrore, collera per tanta violenza, anche gratitudine per quelle vite immolate. “La guerra non ha mai fine nella storia”, pensa Miss Brow, “è quel lato oscuro dell’essere umano ad alimentarle, bisogna annientare quei dittatori che le provocano, la giustizia deve trionfare, che siano maledetti!”.
Si corica sulla sabbia dorata della splendida spiaggia, che si distende a perdita d’occhio, per prendere un po’ di sole. Deve stare vestita, perché l’aria è sempre fredda lì. “Peccato”, pensa Miss Brow “altrimenti stare così al mare è davvero un piacere”.
Davvero. Allora buon pomeriggio, Miss Brow.
#missbrow #lowbrow #lestoriedimissbrow